COSA BISOGNA FARE PER ANDARE PER ANDARE SICURAMENTE IN PENSIONE A 57 O 62 .
ANNI BISOGNA FARE QUESTA COSA PER TEMPO
Non è mai troppo presto per iniziare a pensare alla pensione. Soprattutto in virtù del fatto che, programmandola con un certo anticipo, ci si può garantire l’accesso alla pensione sicuramente. Al di là di quelle che potranno essere le future riforme previdenziali. E indipendentemente dai requisiti richiesti per l’accesso. Sembra impossibile, ma è proprio così. E se si riesce a programmare tutto a partire dai 40 o 45 anni ci si potrà garantire un pensionamento a 57 o 62 anni. Senza troppe preoccupazioni. Per andare sicuramente in pensione prima, quindi, ecco cosa bisogno fare.
PROGRAMMARE LA PENSIONE NON È COSÌ IMPOSSIBILE
Sicuramente non si può pianificare un pensionamento anticipato con molti anni di anticipo. Le misure previdenziali in Italia sono in continua evoluzione, con requisiti che vengono ritoccati di anno in anno. Senza contare che l’adeguamento all’aspettativa di vita ISTAT non permette di sapere quanti anni o contributi serviranno più in là. Perché i requisiti aumentano con l’aumentare dell’età media della popolazione.
Ma allora come fare per garantirsi una vecchiaia serena e senza dover continuare a lavorare, magari, fino a 70 anni? Non tutti lo sanno, ma esiste una misura che non è erogata dall’INPS e che permette al lavoratore di avere una sorta di accompagnamento alla pensione di vecchiaia. Si tratta della RITA, Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, che consente l’accesso con soli 20 anni di contributi a:
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57 anni per chi è disoccupato da almeno 24 mesi;
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62 anni per chi è ancora in servizio.
Per potervi accedere è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi in un fondo previdenziale complementare.
PER ANDARE SICURAMENTE IN PENSIONE A 57 O 62 ANNI BISOGNA FARE QUESTA COSA PER TEMPO
Si può, quindi, programmare di andare in pensione 5 o 10 anni prima con la RITA, ma per farlo bisogna giocare d’anticipo. Sottoscrivere un fondo pensione che preveda l’accesso alla misura con almeno 20 anni di anticipo sulla pensione permette di avere una rendita dignitosa.
Per chi già a 45 anni, per esempio, inizia a versare contributi nel fondo la possibilità di poter lasciare il lavoro già a 62 anni, e senza vincoli contributivi, è concreta. Da ricordare che, non essendo una vera e propria pensione:
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l’importo della rendita che accompagna ai 67 anni dipende da quanto versato nel fondo complementare;
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il tesoretto accumulato può essere utilizzato in parte o per intero per la RITA;
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se non si utilizza la RITA, si avrà una pensione complementare in aggiunta a quella obbligatoria.