CONSUMI SEMPRE PIÙ EROSI DALLE SPESE OBBLIGATE

Gli oneri ineludibili stanno restringendo in misura sempre maggiore il budget delle famiglie da destinare alle spese voluttuarie.

A rilevarlo è un’indagine dell’Ufficio Studi di Confcommercio che evidenzia come, ad oggi, su 19 mila Euro circa di consumi pro capite, oltre 8 mila, pari quasi al 43% e con un incremento di 6,3 punti sul 1995, siano impiegati per assolvere adempimenti e oneri obbligatori.

Tali dinamiche, che già nella seconda metà del 2021 hanno costretto gli italiani ad un taglio alle spese alimentari del 16,2%, potrebbero tuttavia accentuarsi ulteriormente a fine estate, specie qualora l’inflazione non rallentasse la sua corsa.

Dettagliando la ripartizione delle spese obbligate, la maggior parte delle stesse è legata all’abitazione (circa 4.700 Euro) e all’aggregato di energia, gas e carburanti (oltre 1.800 Euro), segmento che, nel 2022, ha raggiunto un’incidenza di poco inferiore al 10%.

A riflettersi sulla minor disponibilità dei nuclei, sono soprattutto l’automotive e l’abbigliamento per i quali, contrariamente a quanto accade invece per altri settori e per il turismo in particolare, la ripresa è ancora lenta e frammentata.

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