CODICE FISCALE IN TASCA, CON DUE BROCHURE DEDICATE

Le pubblicazioni dell’Agenzia chiariscono, tra l’altro, perché per cittadini ed enti sia indispensabile essere in possesso dell’identificativo nei rapporti con le pubbliche amministrazioni A cosa serve il codice fiscale? Come si richiede? E che fare se i dati sono sbagliati? A spiegarlo l’Agenzia delle entrate con due pratiche brochure dedicate, rispettivamente, ai cittadini e agli enti e alle organizzazioni, pubblicate oggi, 15 novembre 2023, nella sezione Guide fiscali – Depliant e infografica del sito internet istituzionale. Il codice fiscale attribuito ai cittadini è composto da 16 caratteri tra lettere e numeri ricavati dai dati anagrafici del titolare e identifica ogni persona in tutti i rapporti con gli enti e l’Amministrazione pubblica. È necessario, ad esempio, per iscriversi al Servizio sanitario nazionale e fare la scelta del medico. Ai nuovi nati l’identificativo, precisa la brochure dedicata, è attribuito direttamente dai Comuni al momento della prima iscrizione all’Anagrafe della popolazione residente, mentre per i cittadini stranieri, a seconda dei casi, sono gli sportelli unici per l’immigrazione o le questure a rilasciarlo. I residenti all’estero possono averlo dalla rappresentanza diplomatico consolare italiana nel paese di residenza. E chi ne è ancora sprovvisto, può richiederlo all’Agenzia delle entrate presentando il modello AA4/8, disponibile sul sito delle Entrate, presso un ufficio dell’amministrazione, via Pec o attraverso il servizio telematico “Consegna documenti e istanze”, dall’area riservata del sito dell’Agenzia. Gli enti e le organizzazioni che non svolgono attività commerciale (come associazioni, fondazioni, condomini, parrocchie e altre organizzazioni), invece, devono richiedere il codice fiscale all’Agenzia con il modello AA5/6, che può essere presentato presso un ufficio delle Entrate o con raccomandata Ar oppure via Pec. In questo caso il codice è numerico e identifica gli enti che non svolgono attività commerciale nei rapporti con i cittadini, con gli altri enti e l’Amministrazione pubblica ed è indispensabile per svolgere numerose attività, come la locazione di un immobile e l’assunzione di dipendenti. È composto da 11 numeri: i primi 7 individuano il contribuente attraverso un numero progressivo, i successivi 3 sono il codice identificativo dell’ufficio, l’ultimo è un carattere di controllo. In caso di variazioni dei dati, precisa la brochure, il modello AA5/6 può essere presentato anche online, direttamente o tramite intermediari abilitati. L’invio telematico diventa obbligatorio per comunicare l’estinzione, la fusione, la concentrazione o la trasformazione dell’ente. A tal fine, sul sito dei servizi telematici dell’Agenzia è disponibile il servizio di “Compilazione web” del modello AA5/6, che consente ai soggetti registrati a Fisconline o abilitati a Entratel di compilare e trasmettere online (senza scaricare alcun software) i file contenenti le comunicazioni