Anticipo ferie non maturate: Come funziona

Si avvicinano per molti lavoratori italiani le ferie, con l’inizio del periodo estivo. Trattiamo a questo proposito un argomento che per alcuni può risultare sconosciuto: si tratta dell’anticipo ferie non maturate.

L’anticipo ferie non maturate avviene nel momento in cui il datore di lavoro, e di conseguenza l’azienda, decidono di anticipare le ferie ai propri lavoratori dipendente, anche se queste ultime non sono ancora state accumulate a sufficienza durante il periodo lavorativo.

Può accadere che il lavoratore sia appena stato assunto dall’azienda, e non possa di conseguenza avvalersi di abbastanza giorni di ferie accumulati durante l’anno o i mesi lavorati. Va ricordato che le ferie si accumulano di mese in mese, in base al tempo effettivamente lavorato.

Grazie all’anticipo ferie non maturate, il lavoratore dipendente, anche se appena assunto, può avvalersi della possibilità di anticipare il periodo di ferie, senza aspettare che le stesse vengano accumulate durante i mesi. In ogni caso, questo tipo di decisione spetta in ultima voce sempre al datore di lavoro, o all’azienda che ha assunto il lavoratore. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

ANTICIPO FERIE NON MATURATE: UNA SCELTA DEL DATORE DI LAVORO

Anche se il lavoratore può comunque presentare richiesta di anticipo ferie non maturate, è il datore di lavoro a decidere, anche in base alle necessità aziendali, quando i lavoratori possono avvalersi delle ferie in modo anticipato rispetto a quanto previsto dal contratto.

Tramite l’anticipo delle ferie, il lavoratore può beneficiare del periodo di sospensione dal lavoro per le vacanze, e questo periodo verrà successivamente scalato dalle ferie accumulate nei mesi successivi. Ogni mese di lavoro, il lavoratore dipendente accumula in busta paga all’incirca due giorni e mezzo di ferie, e già dopo qualche mese avrà a disposizione qualche giorno per poter accedere al periodo di sospensione.

Ogni azienda o attività procede a stabilire qual è il periodo di ferie per i propri dipendenti, ed è possibile che per i dipendenti appena assunti non sia stato ancora raggiunto il numero minimo di ferie maturate per accedere alle stesse. Eppure nonostante questo, è previsto che l’azienda possa scegliere di garantire un anticipo ferie non maturate.

In questo modo il lavoratore dipendente può andare in ferie prima del dovuto, e i giorni verranno scalati successivamente tramite un conteggio in negativo in busta paga. In ogni caso il datore di lavoro non è obbligato a proporre un anticipo delle ferie in questo senso, è una scelta libera.

ANTICIPO FERIE NON MATURATE: È UN DIRITTO?

Poter accedere all’anticipo ferie non maturate, non è un diritto per il lavoratore dipendente, e le aziende possono garantire i periodi di ferie anche in momenti diversi dell’anno ai propri dipendenti. Tuttavia capita molto spesso che i lavoratori neo assunti non possano beneficiare del periodo estivo per sospendere il lavoro e andare in ferie.

Il lavoratore può comunque chiedere al datore di lavoro di poter accedere alle ferie in anticipo, e questa richiesta può anche essere portata avanti dai sindacati che tutelano i lavoratori, tuttavia non si tratta di un diritto del lavoratore.

Secondo la legge italiana infatti il lavoratore ha il diritto ad accedere annualmente ad un periodo di ferie, che di fatto devono essere retribuite. La legge prevede un periodo minimo di ferie per il lavoratore, a livello annuale, di quattro settimane, e il lavoratore non può negare questo diritto.

Tuttavia l’anticipo ferie non maturate non è un diritto, tenendo presente che il datore di lavoro deve organizzare le ferie dei propri dipendenti anche tenendo conto delle esigenze stesse dell’azienda, e potrebbe negare in diversi casi l’accesso anticipato al periodo di sospensione del lavoro.

FERIE MATURATE E NON GODUTE

Esiste, oltre alla possibilità di accedere all’anticipo ferie non maturate, anche l’eventualità delle ferie non godute. Si tratta qui, al contrario di quanto visto prima, di una situazione in cui il dipendente ha effettivamente accumulato in busta paga un numero di ferie che non sono ancora state godute.

I contratti collettivi nazionali prevedono, come abbiamo visto, almeno 4 settimane di ferie all’anno per i lavoratori dipendenti, retribuite, e si tratta di un diritto fondamentale.

La legge prevede che il lavoratore sia consapevole delle ferie non godute, e inoltre l’azienda è tenuta a pagamento dei contributi INPS anche nel caso di ferie non godute. In linea generale, non è possibile monetizzare le ferie non godute, se non in particolari casi: nel momento in cui il lavoratore termina un contratto lavorativo, o nel momento in cui le ferie superano il periodo minimo legale.

Se le ferie non vengono godute dal dipendente entro i termini previsti dalla legge, il datore di lavoro può essere sanzionato, in base anche al numero di dipendenti dell’azienda. In ogni caso il datore di lavoro è tenuto ad organizzare le attività dell’azienda prevedendo anche il periodo di ferie spettante ai lavoratori dipendenti.

FERIE FORZATE: QUANDO L’AZIENDA OBBLIGA ALLA FRUIZIONE DELLE FERIE

Può accedere che il datore di lavoro scelga di mandare in ferie forzate il proprio dipendente, o alcuni dipendenti. In linea generale, questo è previsto dalla legge, se sussistono ragioni oggettive per questo tipo di scelta.

Le ferie forzate possono essere imposte nel caso in cui è necessario rispettare alcune scadenze a livello legale (se ad esempio, i lavoratori ancora non hanno goduto delle ferie minime previste), oppure il datore di lavoro può decidere di dare la possibilità di accesso alle ferie nel momento in cui il dipendente ha accumulato molte ore di straordinario e ha la necessità di riposarsi.

Può anche accadere che, in base al caso particolare, alle dinamiche aziendali oppure ad accordi specifici con i sindacati, un’azienda scelga di applicare le ferie ai dipendenti come alternativa ad alcuni ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione.

In linea generale qui si fa riferimento a ferie effettivamente maturate, non siamo nella casistica che riguarda l’anticipo ferie non maturate. Va ricordato anche che generalmente le ferie vengono accumulate lavorando, e quindi è esclusa la cumulabilità nel caso in cui il dipendente si trovi ad esempio in congedo parentale, in cassa integrazione a zero ore, oppure durante stati di malattia continui nel tempo senza giustificazione.

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