AUTOTRASPORTATORI: UN CREDITO DI IMPOSTA NEL DL AIUTI
Credito di imposta sui costi dei carburanti per le imprese di autotrasporto. Vediamo a chi spetta e a quali condizioni.
In data 2 maggio sono stati approvati nuovi provvedimenti a sostegno dell'economia, delle imprese e delle famiglie con uno stanziamento complessivo pari a 14 miliardi di euro annunciato col nome di Decreto Aiuti.
In particolare, in relazione al settore autotrasporti, secondo la bozza del decreto resa disponibile, con l'art 3 si prevede un credito di imposta per gli autotrasportatori.
CREDITO DI IMPOSTA AUTOTRASPORTATORI E DECRETO AIUTI
Nello specifico, al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dall' aumento eccezionale del prezzo del gasolio utilizzato come carburante
-
alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia
-
esercenti le attività di trasporto indicate all’articolo 24-ter, comma 2, lettera a), del testo unico delle accise approvato con il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504,
-
è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta,
-
nella misura del 28 per cento della spesa sostenuta nel primo trimestre dell'anno 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato dai medesimi soggetti in veicoli, di categoria euro 5 o superiore,
-
utilizzati per l'esercizio delle predette attività,
-
al netto dell'imposta sul valore aggiunto,
-
comprovato mediante le relative fatture d'acquisto.
Si specifica che il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, non concorre alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive.
Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.