SOSTITUZIONI E INCARICHI SUPERIORI: TUTELE CONTRO POSSIBILI ABUSI DEL DATORE DI LAVORO
Con Ordinanza n. 31120 del 28 novembre 2025, la Cassazione ha accolto il ricorso di una lavoratrice che richiedeva l'inquadramento definitivo nel sesto livello contrattuale per aver sostituito il capo ufficio per quattro anni, dal terzo
mese successivo all'aspettativa del collega. Sbaglia la Corte territoriale a riconoscere l'inquadramento richiesto per la sola durata della sostituzione, in quanto la mancata assegnazione definitiva alle mansioni superiori costituisce un'eccezione alla regola.
A tal proposito, la Suprema Corte ha affermato il nuovo principio di diritto secondo cui: « in materia di sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto con altro lavoratore di qualifica inferiore, per escludere il diritto del sostituto alla definitiva assegnazione alle mansioni superiori, ai sensi dell'art. 2103 cc e della contrattazione collettiva applicabile la professionalità del lavoratore deve essere tutelata contro possibili abusi del datore di lavoro, tenuto conto di tutte le circostanze del caso concreto, inclusa la durata della sostituzione ».