OBLIO ONCOLOGICO: DAL GARANTE DELLA PRIVACY LE FAQ PER I DATORI DI LAVORO

L'8 agosto scorso il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato alcune FAQ relative all'oblio oncologico al fine di prevenire le discriminazioni e tutelare i diritti delle persone che sono guarite da malattie oncologiche. In particolare, ha chiarito che il datore di lavoro, nella fase preassuntiva, non può richiedere dati concernenti patologie oncologicheda cui gli interessati siano stati precedentemente affetti e il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di 10 anni alla data di richiesta. Tale periodo è ridotto a 5 anni ove la patologia sia insorta prima del compimento del 21° anno di età dell'interessato/a. Il Garante ha precisato che, sia nella fase pre-assuntiva che nella fase successiva all'instaurazione del rapporto di lavoro, resta salvo il rispetto delle disposizioni che vietano al datore di lavoro di acquisire, anche a mezzo di terzi, e trattare informazioni su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del lavoratore e della lavoratrice. In tale contesto, quindi, il datore di lavoro, di regola, non può conoscere le specifiche patologie sofferte dall'interessato sia in precedenza che in costanza di rapporto di lavoro.

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