CORTE DEI CONTI: INDAGINI SU EVASORI FISCALI CON ALGORITMI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE.

Grazie alle capacità di analisi dei big data. Aumenta il gettito nelle casse italiane e si rafforza il contrasto all’evasione fiscale con gli algoritmi di intelligenza artificiale. Così la Relazione sul Rendiconto annuale per il 2023 della magistratura contabile. Nel 2023 sono aumentate le entrate “ma rimangono evase imposte per importi rilevanti”. Scrivono i giudici. “Le entrate finali accertate nelle casse italiane nel 2023 sono state pari a 741,6 miliardi, il 4,2% in più rispetto al 2022”. Tra i passaggi della Corte sul Rendiconto Generale dello Stato quello secondo cui l’Irpef è aumentata del 9,2% e l’Ires del 12,9%. Scrivono i magistrati che “sono comunque ancora in molti a non pagare importi rilevanti delle imposte sebbene sia l’IVA a costituire il 60% del non versato. Resta fondamentale, dunque, far fronte all’evasione fiscale, approfittando anche delle opportunità che offre l’intelligenza artificiale”. “Ad esempio tramite l’algoritmo “Ve.R.A. Verifica Risparmio accumulato” realizzato dall’Agenzia delle Entrate” proseguono i giudici. La funzione ha l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e “attenzionare coloro che presentano elementi di forte incoerenza tra redditi e ricavi dichiarati e movimentazioni finanziarie”. Per semplificare le indagini territoriali è stata sviluppata anche una piattaforma, in fase di sperimentazione per il 2024, in grado di rilevare incoerenze catastali tramite un sistema di machine learning. Citata nella relazione anche l’Unità per l’Analisi del Rischio (UPAR) con funzioni di calcolo trasversali tra diversi settori.