CASSAZIONE: SPETTA AL DATORE DI LAVORO OCCUPARSI DEL LAVAGGIO DELLE DIVISE
La Corte di Cassazione ha chiarito definitivamente che il lavaggio delle divise aziendali è un obbligo a carico del datore di lavoro. Con la sentenza n. 8152 del 27 marzo 2025, i giudici hanno stabilito che le divise, essendo strumenti necessari a garantire igiene e sicurezza sul luogo di lavoro, non possono essere considerate semplici abiti personali e, di conseguenza, il loro mantenimento non può gravare sui dipendenti.
Secondo la Cassazione, il datore di lavoro deve assicurarsi che le divise siano consegnate in condizioni idonee e mantenute tali durante tutto il periodo di utilizzo. L’obbligo di lavaggio, quindi, rientra nella responsabilità del datore, che deve garantire la protezione dei lavoratori, anche attraverso la corretta manutenzione degli indumenti forniti.
La sentenza sottolinea come il mancato adempimento di questo obbligo possa comportare il diritto dei lavoratori al rimborso delle spese sostenute per il lavaggio delle divise, configurando una vera e propria inadempienza da parte dell’azienda. La Corte evidenzia inoltre che tale principio si applica a tutte le situazioni in cui le divise abbiano funzione protettiva o igienico-sanitaria, rafforzando la tutela del lavoratore e ribadendo il principio secondo cui i costi derivanti dal rispetto delle norme di sicurezza non possono essere scaricati sui dipendenti.
La decisione della Cassazione rappresenta quindi un chiaro monito per le aziende: assicurare la sicurezza e l’igiene dei lavoratori significa anche farsi carico della pulizia delle divise, un obbligo che non può essere ignorato né delegato ai dipendenti.