CASSAZIONE: IL REATO DI CAPORALATO NON SI APPLICA ALLE PRESTAZIONI DI NATURA INTELLETTUALE

La Corte di Cassazione, pronunciandosi con Sentenza n. 43662 del 28 novembre 2024, sancisce che integra il delitto di estorsione la condotta di colui che, avendo la possibilità di intervenire sul rinnovo dei contratti a termine dei dipendenti di una cooperativa, per costringere questi ultimi a soddisfare richieste illecite, minacci di interferire negativamente sulla decisione di rinnovare tali contratti, senza che ciò trovi alcuna giustificazione sul piano delle scelte aziendali. Per le prestazioni intellettuali non si considera integrato, dunque, il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

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