BONUS MAMME, COME IL GOVERNO VUOLE CAMBIARE GLI AIUTI PER LE LAVORATRICI

Taglio del cuneo e nuove iniziative: ecco come il governo Meloni sta pensando di potenziare il sostegno alle mamme lavoratrici con misure ad hoc e incentivi mirati L’esecutivo intende varare una manovra economica da 23-25 miliardi di euro che si concentrerà quasi sicuramente sulla riduzione del cuneo fiscale per chi ha un salario medio-basso e sul taglio delle aliquote Irpef. Si prevede inoltre un rinnovo di aiuti destinato alle mamme lavoratrici. Il 30 agosto si avranno notizie più certe in quanto la premier insieme a Matteo Salvini e ad Antonio Tajani discuterà i dettagli degli interventi da finanziare. I NUOVI AIUTI PER LE MAMME LAVORATRICI La ministra del lavoro Calderone ha parlato del taglio del cuneo fiscale e di interventi per le mamme lavoratici. Ha aggiunto, però, che bisognerà “agire con cautela e tenere d’occhio la sostenibilità dei conti”. Le affermazioni della ministra arrivano dopo quelle di Matteo Salvini che ha elencato le tre misure fondamentali per la Lega. Parliamo dell’ampliamento del congedo parentale retribuito all’80% che offrirebbe un sostegno economico più consistente alle famiglie. Grazie ad esso, infatti, si potrebbero coprire meglio i costi aggiuntivi legati alla cura dei figli piccoli, riducendo il carico finanziario sui genitori e permettendo loro di concentrarsi meglio sul benessere e la crescita dei piccoli. La seconda misura fondamentale per il Carroccio è l’esenzione totale dei contributi previdenziali per le mamme che fanno due o più figli. Questa ridurrebbe il carico finanziario sui genitori e allevierebbe le pressioni economiche legate alla crescita di una famiglia numerosa. Offrire tali esenzioni sui contributi previdenziali, potrebbe inoltre incentivare le famiglie a considerare la possibilità di avere più figli contribuendo così a contrastare il calo della natalità. Infine, la Lega spinge anche sul potenziamento del bonus asilo nido. In ogni caso, al momento, l’esenzione contributiva per le mamme lavoratrici con tre o più figli è già prevista per i prossimi due anni. Il problema è che la possibilità di ottenere lo sconto fino a 3 mila euro al mese e del quale beneficiano 570 mila donne scadrà alla fine del 2024 per le madri che hanno solo due figli.