VOLANO I PREZZI DI ALIMENTARI E CARBURANTI.
Il rincaro delle materie prime e dei prodotti energetici stanno facendo lievitare i listini dei beni alimentari e quelli di benzina, gasolio e altri carburanti per trazione.
Secondo l’ultima indagine di mercato dell’Istat in relazione al segmento food, i prezzi, a febbraio, nonostante gli sforzi della GDO di contenere gli aumenti, hanno fatto registrare un incremento del 4,2%, trend destinato con ogni probabilità ad essere ancora più marcato a marzo.
Notizie allarmanti per consumatori e imprese giungono, come detto, anche dal versante dei carburanti, con benzina e gasolio abbondantemente al di sopra il tetto dei 2 Euro, importi insostenibili per i trasporti, i cui operatori stanno pensando ad uno sciopero da attuarsi la prossima settimana e pure per la filiera ittica.
La volata dei prezzi peraltro, per quanto riguarda le stazioni di servizio, sta obbligando i gestori a ritoccare anche due volte al giorno le tariffe, la cui corsa al rialzo si sta traducendo in un drastico calo dei rifornimenti.
Tela scenario ha indotto varie sigle datoriali del settore a sollecitare interventi immediati del Governo per scongiurare una crisi di vaste dimensioni a livello produttivo ed occupazionale. Nel dettaglio, gli operatori del comparto chiedono una sterilizzazione dell’Iva sui listini dei carburanti, un credito d’imposta sulla parte eccedente di sovraprezzo di energia elettrica rispetto alla media corrisposta nel 2019, l’abbattimento al 100% delle spese per le transizioni elettroniche a favore di banche e circuiti e l’immediata apertura di un tavolo di crisi presso l’Esecutivo.