VA SALVAGUARDATA LA STRATEGIA COMMERCIALE DELL’IMPRENDITORE: CASSAZIONE

Con Ordinanza 14 dicembre 2021, n. 40015, la Cassazione ha ricordato che, in tema di determinazione dei redditi d'impresa, rientra nei poteri dell'amministrazione finanziaria la valutazione di congruità dei costi e dei ricavi esposti nel bilancio e nelle dichiarazioni, ancorché non risultino irregolarità nella tenuta delle scritture contabili o vizi negli atti giuridici d'impresa con eventuale negazione della deducibilità di parte di un costo non proporzionato ai ricavi o all'oggetto dell'impresa.

Tale sindacato non può spingersi sino alla verifica oggettiva circa la necessità, o quantomeno circa l'opportunità (sia pure secondo una valutazione condotta con riguardo all'epoca della stipula del contratto) di tali costi rispetto all'oggetto dell'attività, che rientrano nelle valutazioni di strategia commerciale riservate all'imprenditore (Cass. Sez. 5 -, Sentenza n. 21405 del 15/09/2017, Rv. 645617 - 01; Cass. Sez. 5 -, Sentenza n. 24379 del 30/11/2016).

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