PENSIONI MINIME A 570€, QUOTA 103, BONUS MARONI IN LEGGE DI BILANCIO
Ecco le decisioni del Governo sulle pensioni: stretta su Opzione Donna, sconto contributivo per chi resta al lavoro, Quota 103 a 62 anni, aumento minime.
Annunciate stamattina in Conferenza stampa le novità della legge di bilancio 2023 che sta per essere inviata alle Camere, decise ieri sera dal Governo.
Dal comunicato stampa e dalle dichiarazioni dei ministri emergono numerose novità tra cui quota 103 e novità sulle proroghe delle misure già in vigore Opzione Donna e APE sociale, aumenti per le pensioni minime e incentivi per chi resta al lavoro
Il capitolo era tra i più attesi ed era stato oggetto di incontro del ministro del lavoro Calderone con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali pochi giorni fa.
Era urgente infatti mettere in campo alcune modifiche all'attuale regime di pensione anticipata Quota 102, in vigore sperimentalmente solo per il 2022, dopo i tre anni di Quota 101, per sterilizzare il possibile scalone di 5 anni che si sarebbe presentato con il ritorno alla Legge Fornero dal 1°gennaio 2023. Vediamo nel dettaglio cosa è stato deciso ricordando comunque che si attende il testo ufficiale e che il disegno di legge dovrà comunque passare in parlamento per la discussione e l'approvazione definitiva.
PENSIONE QUOTA 103: 41 ANNI DI CONTRIBUTI E 62 DI ETÀ
Il disegno di legge finanziaria 2023 prevede la possibilità di uscite anticipate generalizzate con 62 anni d’età e 41 di contribuzione per il solo 2023. La misura ha un costo di circa un miliardo di euro
La Quota 41 a 61 anni di età sarebbe costata il doppio, mentre Quota 41secca, senza limiti di età, non è ancora avvicinabile ma resta l'obiettivo di legislatura ha precisato la presidente Meloni e.
Il sottosegretario leghista Durigon ha infatti affermato che questa nuova Quota 103 è " un intervento ponte in vista della riforma complessiva della previdenza con cui saranno messi a sistema con nuove soluzioni tutti gli strumenti di flessibilità», concetto affermato anche dalla Ministra Calderone qualche giorno fa.
Il ministero dell'Economia deve infatti mettere in conto anche che il capitolo pensioni costerà comunque molto di più l'anno prossimo a causa della necessaria rivalutazione degli assegni previdenziali del 7,3%.
OPZIONE DONNA CON NUOVI REQUISITI, BONUS MARONI
Il regime di anticipo riservato alle donne, con sistema di calcolo contributivo detto Opzione donna viene prorogato ancora per il 2023 ma viene anche modificato
la soglia di accesso viene legata al numero di figli, cioè si potrà andare in pensione, se dipendenti:
- a 58 anni con due figli o più,
- a 59 con un figlio,
- a 60 anni negli altri casi.
Si segnala infine la novità della reintroduzione del cd Bonus Maroni attivo dal 2004 al 2007, come ricordato con commozione dal Ministro Giorgetti.
Si tratta dello sconto contributivo del 10% in busta paga ai lavoratori che pur raggiungendo i requisiti per la pensione, decidono di restare al lavoro.
Nel comunicato stampa viene confermata anche la "proroga dell'Ape sociale per i lavori usuranti" ma la dicitura è poco chiara in quanto l'ape sociale attualmente è indirizzata non solo ai lavoratori con mansioni usuranti ma anche ad altre categorie svantaggiate (disoccupati caregiver disabili).
RIVALUTAZIONE PENSIONI MINIME, STOP PER LE PENSIONI D'ORO
Per le pensioni minime si prevedono aumenti attraverso la rivalutazione del 120% nel 2023 (compresa quella prevista per l'inflazione), portando l'importo a 570 euro.
Alcune anticipazioni parlano anche di stop alla rivalutazione per gli assegni più alti ma anche in questo caso per i dettagli necessario attendere il testo ufficiale.