GOVERNO AL LAVORO SU UNA TREGUA FISCALE

Cancellazione delle cartelle esattoriali fino al 2015, legate appunto a tasse non pagate, per importi sino a 1.000 Euro, riscossione del 50% del dovuto per quelle da 1.000 a 3.000 mentre, il mancato adempimento fiscale dai 3.000 in su, dovrebbe comportare il versamento dell’imposta maggiorata del 5%.

Questi gli indirizzi della rottamazione fiscale, attualmente allo studio del Governo, la quale verrà inserita nell’ambito della prossima Legge di Bilancio e che si articolerà in una trentina di norme ed escluderà peraltro, in caso di accettazione del saldo del dovuto rateizzando le somme, ogni azione penale a carico dell’evasore. Al fine di usufruire dei termini della pace tributaria, sarà considerato pure il reddito del contribuente che dovrebbe essere compreso tra i 15mila e i 30mila euro annui.

Secondo alcune stime, ammontano complessivamente a 1.100 miliardi di Euro i crediti non riscossi dallo Stato, dovuti per lo più ad ammanchi relativi ad Irpef (42,5%), Iva (35,5%), Ires (13.7% ed Irap (7,2%).

 

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