ASSUNZIONI 2024: COME FUNZIONA IL NUOVO INCENTIVO

Vantaggi e criticità della nuova agevolazione: maxi deduzione fiscale del costo complessivo ma solo con incremento occupazionale. Il risparmio previsto. Uno dei decreti legislativi approvato lo scorso 16 ottobre 2023 sulla revisione di IRPEF e IRES in attuazione della delega fiscale (legge n. 111 2023) prevede una nuova modalità di agevolazione per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2024. Non si tratta, come spesso in passato, di un esonero dalla contribuzione INPS ma di una deduzione fiscale maggiorata in contabilità dell'intero costo del lavoratore al 120 o 130% in caso di assunzione di categorie svantaggiate. L'impatto economico e la fattibilità non sono molto agevoli per i datori di lavoro. Alcune organizzazioni hanno espresso perplessità in quanto in questo momento le aziende non hanno tanto la difficoltà dal punto di vista economico ma paradossalmente incontrano la difficoltà pratica di non trovare i candidati. Inoltre si evidenzia che la durata breve della misura, annunciata in anticipo, potrebbe portare a un rallentamento delle assunzioni negli ultimi periodi del 2023 così come a un aumento concentrato solo nei primi mesi del 2024, mentre a fine anno la minore convenienza fiscale potrebbe portare a una nuova riduzione. Il beneficio, stando alle bozze circolanti e non ancora approvate sarà applicabile: alle spese per: retribuzioni, contributi, bonus, TFR a favore del lavoratore solo per contratti a tempo indeterminato (non per contratti a termine né per conversione di tempo determinato in tempo indeterminato) solo per il 2024 e solo in caso di incremento occupazionale cioè di comprovato aumento sia della platea media di lavoratori che del costo complessivo rispetto all'anno precedente. Non è richiesto che il contratto sia per il lavoratore il primo a tempo indeterminato. Come detto il costo del lavoro, ai fini della deduzione, sarà maggiorato: del 20% del costo riferito all’incremento occupazionale per tutti i nuovi assunti e del 30% del costo riferito alle assunzioni di lavoratori svantaggiati (si intendono: lavoratori “molto svantaggiati” ai sensi della normativa europea; persone con disabilità; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione. GLI IMPORTI DEL NUOVO INCENTIVO Il risparmio fiscale è quella risultante dal calcolo del 20% del minor valore tra il costo delle nuove assunzioni 2024 e la differenza tra costo in bilancio nel 2024 e nel 2023 e può incidere dal 4,8% per assunzioni di lavoratori ordinari al 7,2 per lavoratori svantaggiati, dell'IRES per le società di capitali (con IRES al 24%) e dal 9 al 13% per l'IRPEF delle società di persone e professionisti (che scontano un'aliquota del 43%). ESEMPIO assunzione da parte di una srl soggetta a IRES al 24% di due dipendenti con costo pari a 80 mila euro con maggior costo a bilancio rispetto al 2023 di 50mila euro. Su questo importo si calcola il 20% ovvero 10 mila euro di maggiore deduzione. ATTENZIONE La deduzione ulteriore del 10% si calcolerebbe invece considerando il valore figurativo dell’incremento del costo complessivo.