APPALTO DI SERVIZI DISSIMULA UNA SOMMINISTRAZIONE FRAUDOLENTA: CONDANNATO IL DATORE
La Corte di Cassazione, con Sentenza n. 18530 del 4 maggio 2023, rende definitiva la condanna a carico del datore di lavoro che, dopo essersi avvalso delle prestazioni di lavoratori assunti alle proprie dipendenze, ha successivamente stipulato un contratto di appalto con un'azienda di servizi. Questa, lungi dal rispettare l'impegno di svolgere l'attività a proprio rischio e a regola d'arte, simulava in realtà una mera somministrazione di manodopera.
Nel caso di specie la somministrazione è da considerarsi fraudolenta, in quanto l'appaltatrice non si è mai assunta nessun rischio economico, né i referenti si sono mai recati sul luogo di lavoro, mentre i lavoratori risultavano inseriti nell'organizzazione aziendale del committente.
Ciò ha determinato una violazione nei confronti dei dipendenti, in quanto sono state eluse norme inderogabili previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva.