CORTE COSTITUZIONALE, NON È INCOSTITUZIONALE L’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI AI LAVORATORI GIÀ IMPIEGATI IN PICCOLE IMPRESE

La Corte Costituzionale, con la Sentenza n. 44 del 19 marzo 2024, ha respinto la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, co. 3, del D.Lgs. n. 23/2015, che consente l'attrazione nell'ambito applicativo del regime delle tutele crescenti anche di lavoratori di piccole imprese, già in servizio alla data del 7 marzo 2015, in concomitanza e in conseguenza di assunzioni aggiuntive a tempo indeterminato, successive all'entrata in vigore dello stesso decreto, che abbiano comportato il superamento dei limiti dimensionali previsti dall'art. 18, commi 8-9 dello Statuto dei Lavoratori. Pertanto, ai lavoratori di piccole imprese assunti prima dell'entrata in vigore del decreto, non si applica l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, ma il regime di tutela del licenziamento individuale illegittimo previsto per i contratti a tutela crescente. Questo avviene nel caso in cui il datore di lavoro superi la soglia dimensionale di quindici lavoratori occupati nell'unità produttiva a seguito di assunzioni a tempo indeterminato intervenute dopo l'entrata in vigore del decreto.

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