SÌ AGLI INCENTIVI PER IL RIENTRO DI RICERCATORI ANCHE DOPO ASPETTATIVA NON RETRIBUITA.
In tema di incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all'estero, l'Agenzia delle Entrate è intervenuta, con la Risposta ad Interpello n. 239 del 29 aprile 2022, a chiarire che un docente presso un'Università in Italia, che ha svolto all'estero attività di docenza o ricerca fruendo di un periodo di aspettativa non retribuita, in presenza delle altre condizioni può beneficiare dei suddetti incentivi, a decorrere dall'anno di imposta di rientro in Italia.
L'Agenzia ha precisato che a tal fine non rileva che il docente abbia già beneficiato del regime agevolativo per gli anni tra 2016 - 2019, dopo il rientro da 5 anni di lavoro in Australia, in quanto nella norma non vi è alcuna preclusione in tal senso.