PENSIONE DI REVERSIBILITÀ AL PARTNER DELLO STESSO SESSO: LA CASSAZIONE RIMANDA ALLA CONSULTA

Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, con l'Ordinanza interlocutoria n. 19596 del 17 luglio 2025, sono intervenute su una questione avente ad oggetto il diritto alla pensione di reversibilità del partner superstite di una coppia omosessuale, con matrimonio contratto all'estero prima dell'entrata in vigore della Legge n. 76/2016 sulle unioni civili. La Corte ha affermato che, in presenza di una normativa, l'art. 13 del R.D.L. n. 636/1939, che riconosce tale diritto esclusivamente al “coniuge”, non è consentita un'interpretazione estensiva che includa anche il partner di una coppia omoaffettiva, in assenza di un riconoscimento giuridico del vincolo nell'ordinamento italiano al momento del decesso dell'assicurato. Tuttavia, ritenendo che tale disciplina possa porsi in contrasto con gli articoli 2, 36 e 38 della Costituzione, in ragione della lesione potenziale dei diritti inviolabili della persona e del principio di solidarietà che ispira lo Stato sociale, la Cassazione ha sollevato questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale.