BOCCIATO IL DIVIETO ASSOLUTO DI GIOCHI ONLINE NEI LOCALI PUBBLICI

La Consulta ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 7, c. 3-quater, del Decreto Balduzzi del 2012.
Con sentenza n. 104 del 10 luglio 2025, la Consulta ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 7, c. 3-quater, del Decreto Balduzzi del 2012 che vietava la messa a disposizione di apparecchiature in grado di consentire l'accesso al gioco, sia legale che illegale, ossia praticato al di fuori della rete dei concessionari o dei soggetti autorizzati.
La Corte ha affermato che «tale disposizione, pur perseguendo la legittima e meritevole finalità di contrastare la ludopatia, è viziata da irragionevolezza e difetto di proporzionalità in quanto eccessivamente inclusiva, poiché riferita a una gamma assai estesa di comportamenti, connotati da un diverso grado di offensività e da rilevanti differenze di disvalore».
La dichiarazione di illegittimità del divieto ha riguardato anche la sanzione per la sua violazione, prevista dall'art. 1, c. 923, primo periodo, L. n. 208/2015 nella misura fissa di ventimila euro.
Da ultimo, la Consulta ha precisato che spetta al Legislatore l'adozione di ulteriori e idonee misure di contrasto della ludopatia.
Corte costituzionale, sentenza (ud. 7 maggio 2025) 10 luglio 2025, n. 104