Vaccino Covid nelle aziende, forse già entro aprile

In tema di vaccinazione anti Covid nei luoghi di lavoro proseguono i lavoro di Linee Guida specifiche che entreranno in un aggiornamento del Protocollo sicurezza siglato dalle parti sociali e dal Governo il 24.4.2020.
Si è parlato molto negli ultimi tempi della opportunità di vaccinazione per i lavoratori anche nei luoghi di lavoro, una richiesta dei sindacati per le categorie più a rischio ma anche una pronta disponibilità espressa dalle aziende interessate a proteggere, con i lavoratori, e proprie attività produttive.
Il ministro del Lavoro Orlando e del Ministro della Sanità Speranza dopo un primo incontro del 7 marzo scorso , hanno incontrato nuovamente lo scorso 25 marzo gli attori interessati (organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro, Confindustria in testa, il nuovo Commissario all’emergenza Figliuolo, il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti) con lo scopo di accelerare il ritmo della campagna vaccinale utilizzando anche gli spazi all’interno delle aziende coinvolgendo i medici competenti o, nelle aziende più piccole INAIL e enti bilaterali.
Dall'incontro del 25 marzo è emerso che le norme potrebbero essere approvate in sede di Conferenza Stato Regioni già nella riunione in programma il 6 aprile prossimo in modo da aggiornare anche con questi aspetti il Protocollo per il contenimento del contagio, attualmente in vigore. Il ministro Speranza ha evidenziato che l’apporto del mondo produttivo è più che ben accetto per rendere più efficace la campagna di vaccinazione visto che da fine marzo dovrebbero arrivare nuovi vaccini e dovrebbe migliorare la produzione di quelli già approvati.
Confindustria ha dato la più ampia disponibilità a supportare le istituzioni anche nelle aziende manifatturiere. Sarebbero già 7500 le imprese disponibili per garantire la vaccinazione a circa 5,5 milioni di dipendenti. Si chiede pero una " regia unitaria pubblica" vista "la delicatezza del tema, le gravi ma necessarie scelte di salute pubblica e i loro effetti sull’economia” .
Una volta approvate in sede Stato Regioni le linee guida saranno sottoposte nuovamente alle Parti sociali
Si prevede che le piccole e medie imprese possano proporsi singolarmente oppure aggregarsi per mettere a disposizione un unico centro vaccinale condiviso eventualmente con il supporto dell'INAIL , mentre le aziende sopra i 250 hanno probabilmente la possibilità di garantire strutture mobili temporanee, sempre con la garanzia massima della sicurezza
Il ministro Speranza ha sottolineato che le linee guida intendono fornire una cornice nazionale entro cui si mettono le realtà regionali per evitare le disparità purtroppo già verificate in sede sanitaria "Dalla conferenza Stato Regioni è emersa la disponibilità a confrontarsi su linee guida comuni, secondo standard di sicurezza praticabili dalle imprese. Non vogliamo trasformare le aziende in presidi sanitari», ha affermato
Dal canto suo il ministro Orlando ha chiarito che la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro "è destinata ai dipendenti, a prescindere dall’età, e ai lavoratori che a vario titolo gravitano intorno all’azienda» .
Il ministro del Lavoro ha anche proposto di individuare le categorie più esposte al rischio contagio Covid, anche utilizzando i dati Inail, alle quali dare la priorità.