Ristori, tanti gli esclusi

Sono numerose le categorie economiche, del terziario e non, che non hanno potuto beneficiare dei ristori anche se duramente provate dagli effetti della pandemia.

Tra queste, in primis, grossisti del segmento food, agenti di commercio, lavanderie e fiorai, comparti per i quali i fatturati si sono drasticamente ridotti a seguito della chiusura degli esercizi al dettaglio e dello stop ad altre attività.

Solo in riferimento al commercio all’ingrosso di alimenti e bevande, a livello nazionale, le imprese che forniscono alberghi, ristoranti e aziende di catering, nel 2020, hanno assistito ad un decremento dei ricavi del 44,4%.

Le perdite, peraltro, hanno interessati pure altri segmenti dello stesso segmento dell’ingrosso, quale ad esempio quello legato ai prodotti per la pulizia e monouso come ad esempio tovaglioli, bicchieri e posate.

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