Pubblicato il rapporto INPS Inail Ministero del Lavoro "Il mercato del lavoro 2020"

Pubblicato il Rapporto annuale sul mercato del lavoro, frutto della collaborazione tra Ministero del Lavoro, ISTAT, INPS, INAIL e ANPAL, il quale evidenzia come l'emergenza sanitaria e la conseguente sospensione delle attività di interi settori produttivi hanno rappresentato uno shock improvviso e senza precedenti sulla produzione di beni e servizi e, di conseguenza, sul mercato del lavoro.
Gli approfondimenti contenuti nel Rapporto descrivono gli effetti del COVID-19 sulla domanda e sull'offerta di lavoro, il ruolo degli ammortizzatori sociali messi in campo, e le ricadute sulla qualità del lavoro.
Le categorie più colpite dall'emergenza sanitaria sono quelle che già erano contraddistinte da condizioni di svantaggio; si tratta in particolare delle donne, dei giovani e degli stranieri.
L'emergenza ha prodotto anche un mutamento repentino della modalità di erogazione della prestazione lavorativa che è stata resa, laddove possibile, da remoto (lavoro agile, telelavoro, altre modalità).
Nel secondo trimestre 2020 il lavoro da casa ha interessato oltre quattro milioni di lavoratori, il 19,4% del totale a fronte del 4,6% nel secondo trimestre 2019. Il ricorso allo smart working ha interessato, subito dopo l’esplosione della pandemia, il 21,3% delle imprese con almeno 3 addetti; la percentuale è calata all’11,3% nel periodo giugno-novembre.
La quota di lavoratori in smart working nelle imprese che lo hanno attivato sale dal 5% del periodo precedente il Covid-19, al 47% dei mesi di lockdown di marzo-aprile, per assestarsi intorno al 30% da maggio in avanti.