Non basta la dichiarazione dei redditi per interrompere la prescrizione del credito INPS

La Corte di Cassazione, con l'Ordinanza n. 5145 del 25 febbraio 2021, ha statuito che, in materia di previdenza, la dichiarazione dei redditi non interrompe la prescrizione del credito INPS verso l'avvocato non iscritto alla Cassa.
Gli ermellini hanno infatti precisato che, con tale documento, il debitore attesta solamente di aver percepito un determinato guadagno ma non riconosce all'Istituto il diritto di ottenere il pagamento dei contributi, diritto che consegue solo all'iscrizione obbligatoria alla Gestione Separata.
Pertanto, in assenza della manifestazione della consapevolezza, anche implicita, dell'esistenza del debito che riveli il carattere della volontarietà, non si può ritenere interrotta la prescrizione del credito INPS.