MEF: Brexit e ad accordo sull’Irlanda del Nord

Il MEF ha fornito indicazioni sui profili fiscali e doganali relativi alla c.d. "Brexit" e all'accordo sull'Irlanda del Nord.

Il MEF ha ricordato che il 1° gennaio 2021 è entrato in vigore l'accordo tra Regno Unito e Unione europea, finalizzato a regolare il futuro delle relazioni economiche tra i due sistemi dopo Brexit e dovrà essere ratificato dai rispettivi Parlamenti.

La Commissione Europea ha predisposto delle linee guida con particolare riguardo alla normativa fiscale e doganale consultabile al link https://ec.europa.eu/taxation_customs/uk-withdrawal-it_en.

È stata inoltre emanata la Direttiva (UE) 2020/1756 del Consiglio 20 novembre 2020 che modifica la Direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto per quanto riguarda l'identificazione dei soggetti passivi nell' Irlanda del Nord. Per evitare una frontiera fisica con l'Irlanda, a partire dal 1° gennaio 2021 l'Irlanda del Nord rimarrà soggetta alla normativa UE sull'IVA per le cessioni, gli acquisti intracomunitari e le importazioni di beni ivi situati e in particolare:

  • i soggetti passivi che effettuano nell'Irlanda del Nord cessioni di beni (comprese le cessioni intracomunitarie) o acquisti intracomunitari di beni (anche da parte di enti non soggetti passivi) vanno identificati, in conformità alla normativa IVA, con il codice «XI», diverso da quello del Regno Unito (che inizia con "GB");
  • sarà necessario di conseguenza da parte dei singoli stati membri l'aggiornamento dei modelli recanti i codici identificativi degli Stati membri e dei database operanti con codici identificativi esteri (VIES, OSS-Ioss, VAT e-FCA).
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