In corso il Consiglio dei Ministri

È approdato nel Consiglio dei Ministri in corso il Decreto Covid che andrà a delineare la road map delle riaperture di diversi segmenti produttivi

Fra i provvedimenti, il riavvio, dal 26 aprile, del servizio di ristorazione a pranzo a cena, solo però all’esterno dei locali, la riapertura, nelle zone gialle, di cinema e teatri, con una capienza massina di 500 spettatori per gli appuntamenti al chiuso e di 1.000 per quelli all’aperto e il libero spostamento fra territori ubicati nella suddetta fascia. Per le aree in arancione o in rosso, invece, occorrerà la “Green Card”, da conseguire attraverso un certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione dal Covid o dietro esibizione di un tampone negativo recente, per entrare nei territori in arancione e in rosso.

Nonostante il parziale allentamento delle restrizioni, il Decreto è stato accolto con forte delusione dagli esercenti in quanto, molti fra gli stessi, non dispongono di giardini, terrazze o dehors che peraltro, anche se fruibili, necessitano di condizioni meteo sicure, al momento invece tutt’altro che tali.

Inoltre, la misura, si tradurrà in un danno per le imprese che potranno fare solo asporto le quali vedranno probabilmente azzerati i già magri introiti derivanti dal delivery o dal take away a seguito della concorrenza dei pubblici esercizi più strutturati in termine di spazi.

Restando in tema d Governo, l’Esecutivo sta intanto definendo il Recovery Plan da presentare a Bruxelles. L’ultima bozza prevede un taglio di 6 miliardi agli investimenti ambientali, incluso il superbonus al 110% e di 1,5 alla sanità che verranno compensati con l’assegnazione di risorse aggiuntive a beneficio di scuola (3,5) e digitale (3).

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