Il segno della pandemia sul terziario

Nel corso dell’ultimo anno, i pubblici esercizi sono rimasti chiusi circa 119 giorni in media nel resto del Paese, un blocco che potrebbe portare entro la fine del 2021 allo stop definitivo di oltre un migliaio di attività del settore.

A evidenziarlo è un’indagine che è andata a monitorare l’impatto su diversi segmenti produttivi del terziario derivanti dalla pandemia che ha bruciato in Italia 183 miliardi di Pil e 137 di consumi di cui, poco meno di una quarantina, a seguito dell’assenza di flussi turistici.

L’indagine, oltre a rilevare come i volumi di spesa siano tornati ai livelli del 1997, rimarca pure che il Covid-19, abbia determinato, sino ad oggi, l’abbandono di circa 260mila lavoratori autonomi un trend che, qualora non giungessero supporti e misure adeguate a supporto del terziario, potrebbe comportare la cessazione in tutta Italia di circa 450mila aziende con la conseguente scomparsa di più di 2 milioni di posti di lavoro.

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