Divieto di spostamento tra regioni fino al 27 marzo. Ora si aspetta il dpcm draghi

In attesa del prossimo DPCM valido fino al 6 aprile 2021 facciamo ipotesi sul suo contenuto in base al recente DL 15 sugli spostamenti e alle dichiarazioni del Ministro Speranza
Il DL n 15 del Governo Draghi pubblicato in GU n. 45 del 23 febbraio 2021 proroga il divieto di spostamento tra regioni e province autonome fino al 27 marzo prossimo
Nel dettaglio con l’art 2 si prevedono “Ulteriori disposizioni urgenti per il contenimento della diffusione del COVID-19” e in particolare si prevede che fino al 27 marzo 2021, sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da:
- comprovate esigenze lavorative
- da situazioni di necessità
- ovvero per motivi di salute.
È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Fino al 27 marzo 2021, è consentito
- nella Zona gialla in ambito regionale
- nella Zona arancione in ambito comunale,
lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
È bene sottolineare che la misura suddetta non si applica nella Zona rossa.
Qualora la mobilità sia limitata all'ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Classificazione dei colori delle zone d'Italia
Con il Decreto n 15 vengono inoltre apportate modifiche all’art 1 del DL n 33/2020 aggiungendo il comma 16- septies con la denominazione delle zone d’Italia in base all’entità dei contagi e in particolare:
- Zona bianca, le Regioni, di cui al comma 16-sexies, nei cui territori l'incidenza settimanale di contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive e che si collocano in uno scenario di tipo 1, con un livello di rischio basso;
- Zona arancione, le Regioni, di cui ai commi 16-quater e 16-quinquies, nei cui territori l'incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 2, con livello di rischio almeno moderato, nonché quelle che, in presenza di una analoga incidenza settimanale dei contagi, si collocano in uno scenario di tipo 1 con livello di rischio alto
- Zona rossa le Regioni di cui al comma16-quater, nei cui territori l'incidenza settimanale dei contagi e' superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 3, con livello di rischio almeno moderato;
- Zona gialla le Regioni nei cui territori sono presenti parametri differenti da quelli indicati ai punti precedenti
DPCM DRAGHI VALIDO DAL 6 MARZO AL 6 APRILE
Secondo quanto riportato sul sito del Ministero della Salute, il Ministro Speranza ha dichiarato “Dovremo verificare, passo dopo passo se le misure siano adeguate a fronteggiare la situazione che va delineandosi. La bussola, per me, nella scrittura del prossimo DPCM, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, deve essere sempre il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione, all'articolo 32. Nella battaglia a questo virus, che ci ha colpito così duramente, non dobbiamo avere esitazioni:
limitare la diffusione del contagio fino a quando, con la campagna di vaccinazione, non argineremo definitivamente il Covid e le sue varianti, è il presupposto indispensabile per tornare a far crescere in modo stabile e sostenibile il nostro Paese. La vittoria sanitaria è la prima e indispensabile mattonella per far ripartire davvero l'Italia: non ci può essere vera crescita, senza sicurezza sanitaria. Accelerare la campagna di vaccinazione è, anche in questo senso, l'obiettivo fondamentale che dobbiamo e vogliamo perseguire, per sconfiggere nei tempi più rapidi possibili il Covid"
LA CAMPAGNA VACCINALE
"Le Regioni stanno ulteriormente rafforzando la loro capacità organizzativa. Al personale delle ASL, a quello reclutato dal Commissario straordinario, ai medici della sanità militare si sono aggiunti, con l'accordo che domenica sera abbiamo siglato con tutte le organizzazioni sindacali, i medici di famiglia del nostro Paese. Abbiamo dunque una squadra di vaccinatori articolata e molto forte, pronta svolgere con passione e professionalità questo lavoro decisivo per fermare definitivamente la diffusione del Covid nel nostro Paese.”
Il ministro ha indicato 3 obiettivi strategici:
- ultimare il più rapidamente possibile la prima fase della nostra campagna vaccinale per mettere il personale socio-sanitario, le RSA ed i cittadini italiani con più di ottant'anni.
- dare massima attenzione alle categorie particolarmente fragili, affette da una o più patologie gravi
avviare le prenotazioni e le prime vaccinazioni per il personale scolastico, che rappresenta una priorità per alzare il livello di sicurezza delle nostre