Da zona gialla rafforzata a zona arancione: Cosa cambia in tutta Italia dal 9 gennaio

Weekend nel livello intermedio di rischio per tutto il Paese, poi negli altri giorni si cambia e da lunedì 11 arriva il nuovo sistema delle fasce con le regioni che cambieranno colore dopo il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità. È sempre in vigore il coprifuoco tra le 22 e le 5. Ecco il calendario delle restrizioni, con le regole e le deroghe

Dopo la zona gialla "rafforzata" di giovedì e venerdì, introdotta dall'ultimo decreto legge con le norme anti contagio per far fronte alla pandemia di coronavirus, sabato 9 e domenica 10 gennaio l'Italia entra  in zona arancione per due giorni. Cosa si può fare e cosa no e come orientarsi tra i divieti? Cerchiamo di fare chiarezza, premettendo che il testo del decreto con le restrizioni anti covid ha confermato che fino al 15 gennaio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori delle diverse regioni o province autonome. E da lunedì 11 gennaio si cambia, perché arriva il nuovo sistema delle fasce con le regioni che cambieranno colore dopo il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità previsto per oggi, venerdì 8 gennaio.

LA ZONA ARANCIONE IN TUTTA ITALIA IL 9 E 10 GENNAIO

Nel weekend del 9 e 10 gennaio, dunque, l’Italia entra in zona arancione per due giorni. Per 48 ore varranno le stesse regole per tutta Italia, mentre da lunedì 11 si ritornerà alle zone di colore, che cambieranno in ogni regione dopo il nuovo monitoraggio dell'Iss. Nelle regioni inserite in zona gialla dovrebbero valere comunque le norme del "giallo rafforzato".

Il testo dell'ultimo decreto legge del governo, rivede i criteri per l'individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone "arancioni" e "rosse". Nel dettaglio, l'articolo 2 del decreto legge stabilisce che se una regione è nello scenario 2 - dunque con un Rt da 1 a 1,25

-  finisce in zona arancione; se è in uno scenario 3 con Rt da 1,25 a 1,50 finisce in zona rossa, ma soltanto se "nel territorio si manifesta un'incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti". Questo parametro è stato introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell'Rt. Il nuovo sistema delle fasce scatterà però da lunedì 11.

  • Il 9 e il 10 gennaio tutta Italia sarà in zona arancione: gli spostamenti sono permessi dalle 5 alle 22 ma con autocertificazione; sarà vietato uscire dal proprio comune. I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici;
  • dall'11 al 15 gennaio in teoria tornerà la zona gialla rafforzata ma per quella data - in cui è prevista anche la riapertura delle scuole superiori al 50% in tutta Italia - alcune regioni si troveranno in zona arancione o in zona rossa, dopo le decisioni del ministro della Salute Roberto Speranza in base ai dati del contagio.

LE REGOLE SUGLI SPOSTAMENTI, I NEGOZI E I SUPERMERCATI NEL WEEKEND 9-10 GENNAIO

Il 9 e il 10 gennaio gli spostamenti sono permessi in tutta Italia dalle 5 alle 22, ma vanno giustificati con il modulo di autocertificazione. Come sempre è consentito spostarsi per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione e per lavoro o motivi di salute e necessità. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro trenta chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. I bar e i ristoranti sono chiusi tutto il giorno, o meglio: sono aperti ma soltanto per l'asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22. Sono aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. Aperti anche i supermercati ma restano chiusi i centri commerciali.

 

LE REGOLE E I DIVIETI IN VIGORE DA LUNEDÌ 11 A VENERDÌ 15 GENNAIO

Cosa succede da lunedì? Come detto all'inizio, per le misure valide dall'11 al 15 gennaio dovremo attendere la nuova divisione delle regioni italiane in zona rossa, arancione e gialla: il colore verrà deciso venerdì 8 gennaio in base ai dati del monitoraggio sulla situazione epidemiologica dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. Tuttavia sappiamo già ora che:

  • Gli spostamenti da una regione all'altra sono vietati a prescindere dal colore di ciascuna regione (salvo per le eccezioni note). E il governo ha precisato che nelle regioni che si troveranno in zona rossa la deroga agli spostamenti per due persone per andare a trovare amici o familiari è limitata agli spostamenti all'interno del proprio comune e non più nella regione come è stato durante le festività natalizie;
  • per quanto riguarda la scuola, la data prevista al momento per il rientro in classe in presenza al 50% degli alunni delle superiori è lunedì 11 gennaio: questo vale per le regioni arancioni e gialle, mentre si continuerà con la didattica a distanza in quelle che lunedì prossimo dovessero trovarsi in zona rossa. Alcune regioni hanno rinviato il rientro a scuola, ma il governo ha chiesto ai governatori che hanno già emesso le ordinanze di uniformarsi alle scelte nazionali;
  • per quanto concerne i bar e i ristoranti, l'unica certezza è che chi sarà aperto dovrà osservare l'orario fino alle 18. Bisognerà attendere i dati del monitoraggio dell'Iss e l'ordinanza del ministero della Salute con la nuova mappa a colori dell'Italia. Chi sarà in zona rossa o arancione potrà avere a disposizione solo l'asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio; nelle regioni in zona gialla, invece, i bar e i ristoranti saranno aperti;
  • e i negozi? Anche qui bisognerà attendere il nuovo monitoraggio sulla situazione epidemiologica. Sappiamo che i negozi sono regolarmente aperti nelle regioni in zona gialla e arancione, mentre i cittadini che si trovano in zona rossa hanno a disposizione solo gli alimentari, i supermercati, i parrucchieri e i negozi che vendono generi di prima necessità.

L'IPOTESI DI UNA ZONA VERDE PER ALCUNE REGIONI

Nel sistema di classificazione per colori delle regioni "è stato proposto di inserire il verde, per dare questo obiettivo di speranza, ma non è ancora stato inserito nelle categorie. Il verde sarebbe per le regioni che teoricamente sono in una condizione di ritorno alla normalità": il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, la proposta di una nuova categorizzazione per i territori. La proposta illustrata da Miozzo non è altro che quella che all'inizio era stata chiamata "zona bianca" e che arrivava dal ministro della Cultura Dario Franceschini "per dare una nuova speranza ai cittadini".

Nella zona verderientrerebbero le regioni, le fasce o le zone con gli indicatori migliori, e in queste aree si potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. In questa zona bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimento, come mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento. Il parametro per accedervi è quello di 50 casi ogni 100mila abitanti e non l'indice di contagio inferiore ad un certo numero.

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