COVID-19: In arrivo il 16 gennaio 2021 il nuovo DPCM

Proroga dello stato d'emergenza, istituzione della zona rossa automatica e zona bianca. Ecco le novità in discussione sul dpcm in arrivo dal 16 gennaio 2021.

CONTAGI, LA SITUAZIONE PEGGIORA

Aumentano i contagi, l'indice Rt dopo sei settimane torna ad essere superiore all'1 a livello nazionale. Per questi motivi, e per evitare la famigerata terza ondata, il Governo è pronto ad una nuova stretta e a un nuovo dpcm. Ricordiamo che attualmente ci sono cinque regioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto) da oggi di nuovo in fascia arancione; un peggioramento generale con 12 regioni a rischio alto e 13 Regioni che hanno un tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva e nelle aree mediche sopra la soglia critica.

NUOVO DPCM E PROROGA DELLO STATO D'EMERGENZA

Il nuovo Dpcm in vigore dal prossimo 16 gennaio, che verrà illustrato alle Camere dal ministro della Salute Roberto Speranza il 13 gennaio. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia inizierà l'interlocuzione con le Regioni, Anci e Upi. Il primo punto sarà la proroga dello stato di emergenza almeno fino al 30 giugno, in modo da consentire l'emissione dei Dpcm e delle ordinanze del ministro della Salute e i provvedimenti attribuiti proprio alle Regioni per procedere d'urgenza, ma anche continuare, ad esempio, con lo smart working dei dipendenti pubblici.

INGRESSO AUTOMATICO IN FASCIA ROSSA

La prima novità in arrivo col dpcm è la regola, secondo la quale, se in regione, in una settimana ci saranno più di 250 contagi ogni 100.000 abitanti si andrà automaticamente in zona rossa. Nello specifico, si tratta di una proposta avanzata dall'Istituto superiore di Sanità e condivisa dal Comitato tecnico scientifico: se l'incidenza settimanale dei casi supera i 250 casi ogni centomila abitanti, la Regione è automaticamente in zona rossa. L'incidenza sarà parametro fondamentale secondo gli esperti e la soglia ottimale è 50 casi ogni 100mila abitanti poiché è l'unica che garantisce "il completo ripristino sull'intero territorio nazionale" del contact tracing.

LA FASCIA BIANCA

Negli incontri con le regioni si torna a discutere della cosiddetta "fascia bianca", in particolare della soglia per potervi accedere. Il parametro potrebbe essere Rt pari a 0,50 ma si stanno valutando anche gli altri criteri proprio perché dovrà essere garantito che il virus non possa circolare. Questo indice potrebbe consentire la riapertura dei i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. I bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Resterebbero le regole base di contenimento: mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento.

STOP ALL'ATTIVITÀ SPORTIVA

Ancora stop per gli sportivi. Sembra che il nuovo provvedimento possa vietare la riapertura di palestre e piscine, ma il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è al lavoro con il Cts per garantire un ritorno graduale alla normalità quantomeno per gli sport individuali. Nella proposta che si sta mettendo a punto rimane confermato che in zona rossa non potrà essere svolta alcuna attività sportiva tranne quella individuale all'aperto. In arancione e in giallo sono bloccate tutte le attività sportive di contatto.

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