Bonus vacanze, proroga fino a giugno. Ma il 31 dicembre scadono le domande

Sarà possibile beneficiare del bonus vacanze fino al 30 giugno 2021. Per richiederlo, però, c'è tempo solo fino al 31 dicembre 2020.
Il decreto Ristori ha prorogato al 30 giugno 2021 la possibilità di usufruire del bonus vacanze istituito con il decreto Rilancio. Con la seconda ondata di contagi in molti non hanno potuto utilizzare il rimborso di 500 euro introdotto la scorsa estate a beneficio di chi soggiorna in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast.
BONUS VACANZE, DOMANDE ENTRO IL 31 DICEMBRE
Gli utenti in possesso del bonus vacanza ancora attivo e non utilizzato, potranno usufruirne entro il 30 giugno 2021.
Gli utenti che invece non hanno ancora richiesto il bonus vacanze, lo potranno fare entro il 31 dicembre 2020 e lo potranno poi utilizzare entro il 30 giugno 2021.
BONUS VACANZE: CHI NE HA DIRITTO
Possono ottenere il bonus i nuclei familiari con Isee fino a 40mila euro. Per il calcolo dell’Isee è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo.
L’importo del bonus dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare:
• 500 euro per famiglie di tre o più persone
• 300 euro per nuclei composti da due persone
• 150 euro per single.
COME E QUANDO RICHIEDERLO
Il bonus può essere richiesto e viene erogato esclusivamente in forma digitale. Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identità Elettronica). A quel punto si dovrà scaricare l’app Io. Al momento della richiesta del bonus, si dovranno inserire le credenziali SPID e successivamente fornire l’Isee.
Il bonus attribuito al nucleo familiare sarà identificato da un codice univoco, a cui sarà associato anche un QR code, che non va stampato ma va tenuto sempre a portata sul proprio smartphone, per comunicarlo all’albergatore, insieme al codice fiscale, prima di pagare il soggiorno.