Blocco licenziamenti: In quali casi resta lo stop?

IN QUALI CASI RESTA IL BLOCCO LICENZIAMENTI? 

Lo stop resta per tutte le imprese che utilizzano le 13 settimane di cassa integrazione scontata, mentre per quanto riguarda il settore tessile-abbigliamento-pelletteria sono previste altre 17 settimane di cassa integrazione e non sono dovuti i contributi addizionali da fruire dal 1° luglio al 31 ottobre. Pertanto, fino al 31 ottobre 2021, manterranno un divieto generalizzato di licenziamento per motivi economici.

Il governo mette a disposizione 13 settimane di cassa integrazione straordinaria gratuita in favore delle aziende crisi e per quelle che hanno terminato gli ammortizzatori sociali, con il contestuale blocco dei licenziamenti. La domanda potrò essere presentata entro il 31 dicembre 2021.

Previsti anche 6 mesi di cassa integrazione per cessazione in favore del comparto aereo.

BLOCCO LICENZIAMENTI: IN QUALI CASI RESTA LO STOP?

Oggi, 1luglio 2021, termina il blocco generalizzato di licenziamento, dopo quasi un anno e mezzo di stop. Lo stop permane per le imprese in crisi che utilizzano le 13 settimane di cassa integrazione scontata ovvero non si pagano i costi di funzionamento che sono del 9%-15% della retribuzione, questo fino al 31 dicembre 2021.

La misura disposta dal governo non è un divieto assoluto di licenziamento perché qualora l’impresa non faccia ricorso alla cassa integrazione è libera e non ci sono vincoli per licenziare. Per i servizi e le piccole imprese che possano far ricorso alla cassa integrazione in deroga e del Fis, il divieto generalizzato di licenziamento, anche nel caso in cui non faccia ricorso alla cassa integrazione, trova applicazione fino al 31 ottobre e il ricorso agli ammortizzatori sociali è gratuito fino al 31 dicembre.

mentre per quanto riguarda il settore tessile-abbigliamento-pelletteria sono previste altre 17 settimane di cassa integrazione e non sono dovuti i contributi addizionali da fruire dal 1° luglio 2021 al 31 ottobre 2021. Pertanto, fino al 31 ottobre 2021, manterranno un divieto generalizzato di licenziamento per motivi economici.

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