Fenailp Brindisi: I commercianti protestano contro la chiusura

Non più ristori, comunque inadeguati, ma serrande alzate e ripartenza delle attività.

Questo, quanto richiesto da esercenti, commercianti, ambulanti e altri esponenti del mondo del terziario, esasperati dall’attuale situazione, durante la manifestazione organizzata a Brindisi dalla FENAILP Provinciale della cittadina pugliese.

Una civile ma forte protesta degli Operatori pugliesi, che hanno dovuto chiudere per l’ennesima volta, così come disposto dal nuovo decreto legge imposto dal governo Draghi.

Non è più sostenibile, soprattutto sotto l’aspetto economico, il mantenimento delle zone rosse che stanno determinando un preoccupante lievitare di disagio e tensioni sociali innescati anche dalla perdita, da febbraio 2020 allo stesso mese del 2021, di quasi un milione di posti di lavoro, tra dipendenti ed autonomi. Così Cosimo Lubes Vice Presidente Nazionale FENAILP presente alla manifestazione di Brindisi.

“Siamo sempre rimasti in silenzio, abbiamo sempre accettato le decisioni giunte sia dal Governo Conte che dall’attuale Governo Monti, ma adesso non ce la facciamo più.”

Così ristoratori ed esercenti della FENAILP hanno alzato la voce in una pacifica protesta svoltasi a Brindisi. Alla manifestazione, hanno partecipato delegazioni territoriali della Federazione Nazionale Imprenditori e Liberi Professionisti giunti anche da Villa Castelli, Latiano, Ostuni, Mesagne e San Pietro Vernotico, in segno di protesta.

Intanto, sul versante del Governo, è al vaglio un nuovo scostamento di bilancio, fra i 20 e i 30 miliardi di Euro, che, attraverso il “Sostegni bis”, dovrebbe portare all’erogazione di nuove risorse a supporto delle imprese.

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