Paoletti, Vice Presidente Unioncamere niente ingerenze sulla Web-Tax

Un appello al premier Draghi e all’Unione Europea perché sia garantita una libertà di manovra, pienamente legittima, in merito all’applicazione di un’adeguata imposizione fiscale sui colossi dell’e-commerce.
Questo il monito lanciato dal vicepresidente di Unioncamere nazionale, Antonio Paoletti, a fronte delle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, circa l’inopportunità di una tassazione delle multinazionali dell’e-commerce da parte dell’UE in quanto già sopposte, dagli USA, ad un prelievo tributario del 21% sui profitti e che frutta circa 9 miliardi di dollari annui.
Per Paoletti, l’ingerenza della Casa Bianca, è inaccettabile anche alla luce del crescente peso dell’e-commerce sull’economia italiana, specie nei settori del turismo, del commercio e della ricettività il quale, oltre a assottigliare costantemente il margine di mercato delle PMI italiane, gode di un ingiustificato protezionismo fiscale.
Nel suo intervento, il vicepresidente di Unioncamere ha poi ricordato le ultime dinamiche del settore nel nostro Paese che ha visto, nel 2020, il valore degli acquisti bypassare il tetto dei 55 miliardi (+71% sul 2019) e con una previsione di ulteriore crescita del 33% nell’anno in corso che farà lievitare ben oltre i 70 miliardi il volume del business.
Paoletti nel ricordare come l’entità dello shopping in rete, dal 2009 ad oggi, sia cresciuto del 1006%, con un aumento delle transazioni del 79% nell’ultimo anno su base tendenziale, ha rilevato pure come il 44% del fatturato dell’e-commerce sia afferente a grandi imprese, trend anch’esso, nell’immediato futuro a lievitare ancora con un conseguente abbassamento delle opportunità per la rete distributiva tradizionale e delle aziende meno strutturate.