Interposizione illegale di manodopera e dichiarazione fraudolenta per fatture false. Mobbing e danno biologico al dirigente privo di incarichi e collocato in locale con poca luce

Qualora vengano utilizzate fatture rilasciate da una società che ha effettuato interposizione illegale di manodopera, si configura il concorso tra la contravvenzione ex art. 18 del D.Lgs n. 276/2003 e il reato tributario di dichiarazione fraudolenta per inesistenza giuridica delle operazioni sottese alle fatture emesse.

È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 8809 del 4 marzo 2021, condannando una società che per 3 anni aveva posto in essere un'attività di illecita somministrazione di manodopera in favore di diverse imprese del settore turistico e della ristorazione, attività dissimulata tramite la stipulazione di fittizi contratti di appalto di servizi.

Sempre la Corte di Cassazione, con l'Ordinanza n. 5813 del 3 marzo 2021, ha statuito che va risarcito per mobbing il dirigente privo di incarichi e collocato in un locale con poca luce e senza climatizzazione. Inoltre, a questi va riconosciuto anche il danno biologico, da determinare sulla base delle tabelle del tribunale di Milano, dovuto allo stato depressivo sofferto.

Gli ermellini hanno infatti chiarito che la condotta tenuta, nel caso di specie, dal Ministero, costituisce violazione degli obblighi di correttezza e di buona fede e di tutela delle condizioni di lavoro (art. 2087 c.c.).

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