Incompatibilità ambientale: Il trasferimento del dipendente ha natura organizzativa

In caso di lavoratore trasferito ad altra sede per incompatibilità ambientale, il provvedimento del datore risulta fondato su motivazioni organizzative e non può considerarsi di natura disciplinare, e ciò sia nel pubblico impiego privatizzato che nel lavoro privato.
È quanto emerge dall'Ordinanza n. 27345, secondo la quale, nel caso in esame, l'incompatibilità ambientale è stata valutata dal datore di lavoro sulla base di un criterio oggettivo, a prescindere dalla colpa del dipendente o dalla sua violazione dei doveri d'ufficio. Il clima di sfiducia instauratosi tra il console e il funzionario, a seguito della denuncia anonima ai carabinieri sulla presunta vendita di un visto sul passaporto, ha comportato, infatti, disfunzioni tali da compromettere il buon andamento ed il prestigio dell'ufficio.