Green Pass: Certificato verde vaccinale per viaggiare in Europa dal 1° giugno
Dal 1giugno dovrebbe essere pronto il green pass per viaggiare in Europa attestando di essere vaccinati. Lo ha annunciato in Parlamento Europeo il commissario Thierry Breton
Secondo quanto dichiarato dal Commissario Europeo Thierry Breton in audizione al Parlamento il green pass per viaggiare in Europa malgrado la pandemia da covid 19 ancora in atto, sarà pronto per il 1giugno prossimo. "Stiamo procedendo velocemente sotto il profilo tecnico e legislativo e dal 1giugno saremo pronti" ha specificato il commissario francese.
Breton ha poi aggiunto che appena pronti, gli Stati membri potranno "iniziare a editarlo e implementarlo" per raggiungere la piena operatività nel mese di luglio salvando così la stagione turistica 2021 e avviando la ripresa del settore forse il più colpito dalle restrizioni introdotte per la emergenza sanitaria mondiale.
Per la creazione del green pass sono stati sbloccati nel complesso 50 milioni di euro.
Il certificato fornirà la prova che una persona:
- è stata vaccinata contro il Covid-19,
- ha ricevuto un risultato negativo del test
- o si è ripresa dal coronavirus.
Il premier portoghese Antonio Costa, ricordiamo che il Portogallo detiene il semestre di presidenza della Ue, in merito al Green pass ha invece affermato che " abbiamo bisogno di soluzioni che funzionino in tutti gli Stati membri e il certificato verde digitale viene fornito per facilitare la circolazione sicura e libera", ed ha aggiunto "accolgo con favore questo primo passo. Ciò dimostra che siamo pronti a impegnarci in modo costruttivo con il Parlamento europeo e la Commissione per continuare a muoverci rapidamente su queste proposte, in modo che il certificato sia pienamente operativo quest'estate"
Ricordiamo che la Commissione europea ha presentato il 17 marzo scorso il progetto legislativo volto a introdurre il certificato verde digitale, in modo da facilitare i viaggi tra i paesi europei durante l'estate. Si tratta di un certificato vaccinale con i dati covid della persona.
"Vogliamo aiutare i paesi membri a ristabilire la libertà di circolazione in modo sicuro, responsabile e affidabile" dichiarava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una conferenza stampa.
CHE COSA È IL CERTIFICATO VERDE DIGITALE PER VIAGGIARE IN EUROPA
Il certificato verde digitale è una prova digitale attestante che una persona:
- è stata vaccinata contro la COVID-19
- o ha ottenuto un risultato negativo al test
- o è guarita dalla COVID-19.
CHE COSA CONTIENE IL CERTIFICATO VERDE DIGITALE
Il certificato verde digitale contiene:
- nome,
- data di nascita,
- data di rilascio,
- informazioni pertinenti su vaccino/test/ guarigione
- e identificativo unico.
COME SI OTTIENE IL CERTIFICATO VERDE DIGITALE
Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato.
Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato dagli ospedali, dai centri di test o dalle autorità sanitarie.
La versione digitale può essere memorizzata su un dispositivo mobile.
I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di un sigillo digitale per garantire l’autenticità del certificato.
VIAGGIARE IN EUROPA CON IL CERTIFICATO VERDE DIGITALE
Il certificato verde digitale sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’UE e contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato.
Durante i viaggi, tutti i cittadini dell’UE o i cittadini di paesi terzi che soggiornano o risiedono legalmente nell’UE in possesso di un certificato verde digitale dovrebbero essere esentati dalle restrizioni alla libera circolazione allo stesso modo dei cittadini dello Stato membro visitato.
Se uno Stato membro continua a imporre ai titolari di un certificato verde digitale l’obbligo di quarantena o di effettuare un test, deve comunicarlo alla Commissione e a tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione.
L'iter di approvazione del progetto legislativo del certificato è complesso perché prevede il benestare sia del Consiglio che del Parlamento e non mancano gli interrogativi tra i paesi appartenenti alla unione.
Il commissario alla Giustizia Didier Reynders ha già assicurato che il certificato sarebbe soppresso non appena la pandemia sarà stata debellata, e che non vi sono rischi di creare permanenti ostacoli alla piena libera circolazione delle persone.