Covid, verso una modifica dei parametri di rischio

Potrebbero essere rivisti i criteri di attribuzione della fascia cromatica agli ambiti regionali.
Fra le ipotesi al vaglio quella di non considerare l’Rt vincolante e di prestare piuttosto maggiore attenzione al rischio di aumento della pressione sulle strutture sanitarie a seguito del lievitare dei contagi.
In base alcuni “rumors” di palazzo, si andrebbe in fascia rossa con un’incidenza di oltre 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti e un tasso di occupazione superiore al 30% nelle terapie intensive e del 40% negli altri reparti mentre, l’arancione, scatterebbe a fronte di un incremento del 20% degli accessi nelle aree ospedaliere di emergenza. Il ritorno in entrambe le fasce richiederebbe comunque la presenza di un Rt superiore all’1.
Il bianco, che coinciderebbe con un ritorno quasi completo alla normalità, sarebbe invece a beneficio di quei territori con meno di 50 infezioni alla settimana ogni 100muila residenti.
Al momento, secondo alcune indiscrezioni, dopo le dichiarazioni, improntate all’ottimismo, rilasciate domenica scorsa dal sottosegretario al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, in seno all’Esecutivo si sta nuovamente rafforzando la posizione di quanti caldeggiano maggiore prudenza sul versante delle riaperture.