Bonus luce, acqua e gas come cambiano dal primo gennaio 2021

Sono molte le famiglie e i cittadini che, anche a causa della crisi da pandemia, sono costrette/i a vivere situazioni di disagio socio-economico. Secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, già prima del coronavirus, ossia nel 2018, circa il 36% delle famiglie italiane arrivava a fine mese con enormi sforzi, figuriamoci le difficoltà di oggi.
Lo Stato interviene con misure di sostegno al reddito ma non sempre sono sufficienti e, a volte, le criticità anche nel richiedere gli aiuti, indeboliscono le persone al punto che vi rinunciano pur avendone diritto. Infatti, solo il 35% degli aventi diritto richiede e ottiene i bonus sociali.
GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA GOVERNO, ARERA E COMUNI
È proprio grazie alla collaborazione tra il Governo, l’ARERA, ossia l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e i Comuni che sono stati introdotti i Bonus luce, acqua e gas.
Bonus luce, acqua e gas che altro non sono, se non degli sconti sulle utenze di casa, riservati ai nuclei familiari in condizioni di disagio economico e con redditi ISEE molto bassi.
L’importo degli sconti di luce e gas varia, di anno in anno, e a seconda del numero dei componenti della famiglia.
Maggiore è il numero, maggiori sono gli sconti stabiliti dall’Autorità.
Per il Bonus acqua, invece, il valore dello sconto è standard. Si riconoscono al cittadino circa 50 litri al giorno di acqua gratuitamente.
BONUS LUCE, ACQUA E GAS COME CAMBIANO DAL PRIMO GENNAIO 2021
Dal primo gennaio 2021, ecco come cambiano i Bonus luce, acqua e gas.
Coloro che appartengono ad un nucleo familiare con reddito ISEE non superiore ad euro 8.265 oppure ad un nucleo familiare numeroso con almeno quattro figli a carico e con un reddito ISEE non superiore a 20mila euro.
O, ancora, coloro che appartengono a un nucleo familiare in cui almeno un membro sia titolare del reddito, o pensione di cittadinanza, non dovranno più presentare alcuna domanda ai Comuni o CAF per ottenere i Bonus luce, acqua e gas 2021.
Basterà presentare ogni anno, a partire dal primo gennaio 2021, la sola DSU, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Una volta presentata la dichiarazione, e accertata la sussistenza dei requisiti minimi richiesti per ottenere i bonus sociali, gli interessati non dovranno fare altro che aspettare gli sconti.