Approvato con modifiche dal Senato il Decreto Ristori - Ora passa alla Camera

Con 154 voti a favore e 122 contrari il Senato ha approvato il ddl di conversione del Decreto Ristori che racchiude in un maxi emendamento il decreto Ristori bis, ter, e quater

Il Senato ha approvato con modificazioni, in prima lettura, il ddl n. 1994 di conversione del decreto-legge n. 137/2020 (Decreto Ristori), contenente ulteriori misure urgenti connesse all'emergenza da Covid-19, con 154 voti a favore e 122 contrari sull'emendamento interamente sostitutivo del ddl, che recepisce le proposte approvate nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.

Ora, il passaggio del maxi-emendamento alla Camera (il testo qui allegato Parte 1 e Parte 2) è previsto blindato in vista della scadenza del 27 dicembre.

Il disegno di legge di conversione prevede l'abrogazione dei dl n. 149 (Ristori bis), n. 154 (Ristori ter) e n. 157 (Ristori quater) del 2020, disponendo che rimangano validi gli atti e i provvedimenti adottati e siano fatti salvi gli effetti e i rapporti giuridici dispiegatisi in tempo di loro vigenza.

Tra le novità introdotte segnaliamo:

• la previsione per il 2021 di un contributo a fondo perduto a favore dei locatori che riducono il canone di locazione per i contratti di immobili ubicati in un comune ad alta tensione abitativa e adibiti dal locatario ad abitazione principale. Il contributo è pari al 50% della riduzione del canone entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore. A tal fine, l'articolo istituisce nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo denominato «Fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali» con una dotazione pari a 50 milioni di euro.

• Sospensione Tosap e Cosap fino alla fine di marzo 2021. In considerazione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l'utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l'esercizio del commercio su aree pubbliche già esentati dal 1 ° marzo 2020 al 15 ottobre 2020, ai sensi dell'articolo 181, comma I bis, del decreto-legge n. 34 del 2020, sono esonerati, dal 1 ° gennaio 2021 al 31 marzo 2021 dal pagamento.

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