“Resto al Sud”: Contributi anche ai professionisti e agli under 46

Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). L’incentivo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 45 anni.
Cosa finanzia:
• attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
• fornitura di servizi alle imprese e alle persone
• turismo
• attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Sono escluse le attività agricole e il commercio
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è stato elevato a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
• 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
• fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine
cronologico di arrivo. Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:
• ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
• macchinari, impianti e attrezzature nuovi
• programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
• spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.
*Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Con la conversione in legge del Decreto Rilancio, all’art. 245 bis sono state introdotte ulteriori novità. In particolare:
• per le sole imprese esercitate in forma individuale (con un solo soggetto proponente) il massimale di spesa è stato elevato a 60.000 euro;
• per tutte le iniziative imprenditoriali il nuovo mix di agevolazioni, sempre pari al 100% del programma di spesa ammesso, prevede il 50% di contributo a fondo perduto e il 50% di finanziamento bancario agevolato
Questo nuovo mix di agevolazioni si applica alle domande presentate dopo il 19 luglio 2020.